Il termine ‘Storytelling Aziendale’ indica l’arte di saper raccontare l’anima ed i valori dell’azienda, narrando storie che mettono in relazione i valori dell’impresa con i potenziali clienti, i consumatori e i dipendenti. L’obiettivo è quello di costruire un rapporto positivo, un legame anche emotivo tra l’azienda e il pubblico di riferimento, attraverso il racconto di una storia coinvolgente.
Non è facile quanto sembra raccontare la storia della tua azienda, raccontare una storia avvincente non è affatto facile. Ti è mai capitato di raccontare una barzelletta bellissima, nella tua testa suona come la cosa più esilarante mai sentita, poi la racconti a cena con gli amici e non ride nessuno? lo storytelling aziendale fatto male ha dei risultati ancora peggio perché da una percezione sbagliata della tua azienda e può causare anche dei danni irreperibili alla tua immagine.
Quindi quali sono le regole da seguire per evitare questi danni?
Un messaggio pubblicitario che desidera raccontare deve seguire le regole della narrazione, senza dimenticare che una pubblicità deve convincere, portando chi ascolta a compiere un’azione.
Ci sono tante esigenze da assecondare, come possiamo farle coincidere? Molti pubblicitari ci sono riusciti trasformando gli spot in piccole storie in grado di emozionare e persuadere. Per raccontare bisogna prendere in prestito le regole della narrazione e applicarle alla propria azienda, ma se non si hanno obiettivi specifici e non si fa un’auto-analisi sicuramente non si va lontano.
Consigli su come raccontare la storia della tua azienda
Definisci la tua azienda. Per realizzare una storia che ti rappresenti al meglio devi avere ben chiara l’identità della tua azienda. Esistono molti modi che ti permettono di avere un quadro preciso, ma noi ti consigliamo uno dei più diffusi ed efficaci l’analisi S.W.O.T.
Raccogli tutte le informazioni possibili.
Cerca vecchi libri e documenti, parla con i dipendenti e rivedi annunci e campagne di marketing precedenti. Cerca tutto il materiale possibile che ti aiuti a suscitare ricordi. Tieni, inoltre, un vero e proprio diario degli eventi importanti dell’azienda che ti aiuterà a creare ed aggiornare il racconto.
Metti tutto ciò che hai trovato in ordine cronologico.
Crea una vera e propria linea del tempo evidenziando grandi eventi, risultati e traguardi. Ma attenzione: less is better. E’ naturale farsi prendere dalla rivisitazione della storia ma non è necessario aggiungere troppe informazioni, sii breve e conciso.
Fatti ispirare dalle regole della narrazione.
Per realizzare la tua storia non puoi prescindere da alcuni importanti elementi tratti proprio dalla narrazione.
Tutte le storie coinvolgono almeno tre figure:
- L’autore che inventa la storia: questo è il tuo ruolo, sei tu che conosci il tuo pubblico e sei in grado di costruire una storia che sappia coinvolgerlo e persuaderlo.
- Il narratore: chi prende voce nel racconto? A chi è affidato il punto di vista? Il narratore può essere esterno (voce narrante) o interno (un personaggio del racconto). Scegli a chi dare voce in base ai tuoi obiettivi.
- Il pubblico che ascolta o legge le vicende:
Esistono poi i ruoli da affidare ad ogni elemento della tua storia. C’è sicuramente il protagonista (che potrebbe essere il tuo prodotto o la tua azienda) e magari potresti inserire l’antagonista (un competitor o un punto debole da superare).
Sapere la differenza tra ruoli e archetipi ti aiuterà poi ad impostare meglio la struttura della tua storia. Per esempio, un mago è un archetipo ma non sempre questo è al centro del racconto, ovvero è il protagonista. Gli archetipi sono i veri e propri personaggi “standard” – portatori di particolari VALORI – che si trovano nelle storie.
Molti brand, nell’immaginario comune, hanno costruito la loro identità a partire da uno specifico archetipo. Ecco gli esempi più diffusi di archetipo e azienda (logo) in una info grafica:

Esiste poi la costruzione dello schema narrativo: ovvero il modo attraverso cui la storia si evolve e termina. Nella fabula, per esempio, la storia segue un filo logico. Ma non sempre è così: una storia, per esempio, può essere interamente basata su un ricordo che procede a ritroso nel tempo.
Cerca di trasmettere ciò che ha ispirato i fondatori.
Spiega perché quella particolare attività è stata scelta, le difficoltà affrontate nel tempo e gli ostacoli superati. Condisci il tutto con aneddoti personali e citazioni.
Scrivi la vostra storia con la stessa passione con cui è stata creata la società, questo creerà un legame emotivo con i consumatori. Ricorda, inoltre, che anche una “bugia bianca” può rovinare il racconto e farvi perdere credibilità, quindi meglio essere sinceri e veri.
Fai delle prove.
Prima di pubblicare la storia, chiedi ad alcune persone esterne all’azienda di leggerla come se fossero potenziali investitori o clienti e vedi se ciò che hai scritto li interessa. Migliorala finché non va.
Scegli il canale e linguaggio da usare.
Può essere un semplice opuscolo da consegnare ad ogni evento o un libretto rilegato usato nelle ricorrenze speciali. Prepara diverse versioni della storia aziendale, di diverse lunghezze e con diversi dettagli. Sceglierai di occasione in occasione quale utilizzare.
Parla per immagini, usale per evidenziare i momenti più importanti. “Una pecora” è più facile ricordare che “un caprino quadrupede produttore di lana”.
Naturalmente, fare storytelling aziendale non significa mettere tutti i propri sforzi in un unica soluzione (in questo caso un annuncio o spot pubblicitario) ma applicare questa filosofia ogni volta che si interagisce con il proprio pubblico.
Non importa quanto sia grande la tua azienda o quanto sia vecchia. Anche se il tuo brand sembra non aver nulla più da dire, portare la sua storia sui social media gli darà nuova linfa vitale. Ti è piaciuto questo articolo sul storytelling aziendale? Ti invitiamo a leggere anche cosa rende una storia avvincente?
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